La formazione aziendale prevede una serie di attività che hanno lo scopo di aumentare le competenze degli individui per favorire la crescita personale e professionale e raggiungere gli obiettivi di business.
Formazione aziendale è un ampio sistema nel quale si distinguono ambiti specifici in base al target a cui si rivolgono, ai canali che li erogano o alle finalità che li contraddistinguono:
- formazione professionale iniziale e diritto-dovere per i giovani che devono inserirsi nel mondo del lavoro;
- formazione tecnica superiore (specializzazione post-secondaria);
- formazione continua per i lavoratori che vogliono migliorare le proprie competenze o per gli adulti che cercano di riqualificarsi per un nuovo inserimento;
- formazione permanente (lifelong learning) comprende qualsiasi attività di apprendimento non necessariamente finalizzato al lavoro e che dura per tutto l’arco della vita.
Le azioni formative intraprese dalle aziende devono avere come obiettivi l’aumento della competitività dell’impresa ed il rafforzamento professionale e occupazionale dei lavoratori. Inoltre, le azioni formative possono avere carattere:
Formazione aziendale: quando svolgerla
Le attività di Formazione aziendale possono essere svolte durante o fuori dall’orario di lavoro. Peraltro, al fine di favorire la competitività delle imprese di ciascun settore economico e l’occupabilità dei lavoratori, possono essere istituiti – mediante accordi interconfederali – fondi paritetici interprofessionali nazionali per la formazione continua dei lavoratori dipendenti. I fondi – alimentati dai contributi dei datori di lavoro che facoltativamente vi aderiscono – finanziano la Formazione aziendale con i piani formativi aziendali, settoriali e territoriali che le imprese realizzano per i propri dipendenti, nonché i piani formativi individuali e ulteriori attività propedeutiche o comunque connesse alle iniziative formative. Per comunicare le adesioni e le revoche ai fondi le aziende possono utilizzare il modello di denuncia contributiva mensile.
Formazione aziendale: fondi paritetici
Si segnala che, con la Legge di Bilancio 2022 (Legge 30 dicembre 2021, n. 234, art. 1, commi 241-242) è previsto un rafforzamento dei Fondi paritetici interprofessionali che, infatti, possono finanziare, in tutto o in parte, Formazione aziendale con incremento delle competenze dei lavoratori destinatari di trattamenti di integrazione salariale in costanza di rapporto di lavoro ai sensi degli articoli 11, 21, comma 1, lett. a), b) e c), e 30 del Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 148.
Formazione aziendale: incremento delle competenze
Inoltre, al fine di favorire percorsi di incremento delle competenze dei lavoratori destinatari di trattamenti di integrazione salariale in costanza di rapporto di lavoro orientati al mantenimento del livello occupazionale nell’impresa, per gli anni 2022 e 2023, ai fondi paritetici interprofessionali (costituiti ai sensi dell’art. 118, L. 23 dicembre 2000, n. 388) che finanziano percorsi di incremento delle professionalità di lavoratori destinatari dei trattamenti sopramenzionati, il versamento del contributo integrativo (di cui all’art. 1, comma 722 L. 23 dicembre 2014, n. 190) è annualmente rimborsato con Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, previo monitoraggio da parte dei fondi stessi dell’andamento del costo dei programmi formativi realizzati in favore di tali lavoratori.
Formazione aziendale: Competenza
Per quanto riguarda il sistema della formazione professionale, la competenza è di Regioni e Province che, tramite bandi pubblici, programmano il finanziamento di corsi a tutti i livelli, che possono essere erogati da enti di formazione accreditati. I corsi di Formazione aziendale sono finanziati con fondi statali, regionali e provinciali e con il cofinanziamento del Fondo Sociale Europeo.
Formazione aziendale: Qualifiche
Le competenze e le qualifiche professionali acquisite sono registrate nel Libretto formativo del cittadino che può essere considerato il corrispettivo italiano di Europass, ovvero una sorta di “passaporto delle competenze” valido sia in Italia, sia all’estero. È il biglietto da visita che il lavoratore presenta all’impresa ed è stato ideato per raccogliere, sintetizzare e documentare le diverse esperienze di apprendimento dei cittadini lavoratori, nonché le competenze da essi acquisite in vari settori (scuola, formazione, lavoro, vita quotidiana). Il Testo unico in materia di prevenzione e sicurezza sul lavoro, inoltre, prevede che le competenze acquisite nello svolgimento delle attività di formazione siano registrate nel libretto formativo del cittadino. Il Libretto è anche uno strumento che può sostenere e accompagnare le pratiche di Validazione e Certificazione delle competenze non formali e informali.
Formazione aziendale: Age Management
Con l’espressione Age Management si intende una serie di iniziative in ambito aziendale dirette a valorizzare i punti di forza dei lavoratori in considerazione della loro età anagrafica, in un’ottica di integrazione di competenze delle diverse generazioni presenti in un ambiente di lavoro.
A livello europeo, considerato il cambiamento demografico in atto, già nella strategia Europa 2020, tenuto conto di un’accusabilità pari al 75% per uomini e donne dai 20 ai 64 anni, si rilevava come l’obiettivo del 75% non potesse essere raggiunto se non a fronte di un aumento significativo del tasso di occupazione della fascia di età dei più anziani.
Formazione aziendale: Libro verde sull’invecchiamento demografico della Commissione Europea
Di recente, nel Libro verde sull’invecchiamento demografico della Commissione Europea (COM 2021 50 final del 27 gennaio 2021) emerge che, nonostante i recenti aumenti, il tasso di occupazione dei lavoratori più anziani nell’UE rimane inferiore alla media. Infatti, nel 2019, solo il 59,1% delle persone di età compresa tra i 55 e i 64 anni risultava occupato rispetto al 73,1% di tutte le persone di età compresa tra i 20 e i 64 anni. Si dà atto, inoltre, di come dopo i 50 anni aumenti il rischio di disoccupazione di lunga durata e della difficoltà per i lavoratori più anziani riguardo l’assunzione, l’accesso all’offerta formativa, le transizioni professionali e lo svolgimento di mansioni adattate all’età.
Formazione aziendale: Adult Learning
In quest’ottica, per le Istituzioni europee diventa preminente la prospettiva di un apprendimento permanente, ovvero investire nelle conoscenze, nelle capacità e nelle competenze delle persone lungo tutto l’arco della vita. In particolare, la formazione degli adulti contribuisce a migliorare l’accusabilità in un mondo del lavoro in continuo mutamento e, per altro verso, è parte della risposta alle sfide poste dall’invecchiamento della popolazione. Ecco perché l’Adult Learning riveste un ruolo centrale per raggiungere gli obiettivi di crescita e di inclusione sociale.
Si segnala infine, il Fondo Sociale Europeo quale principale strumento utilizzato dall’UE per sostenere l’occupazione tramite, in particolare, l’apprendimento di nuove competenze finalizzate anche al reinserimento nel mondo del lavoro.