Esperto SEO Terni Perugia Umbria

Esperto SEO Terni Perugia Umbria o  “search engine optimizer”, è  la persona che si occupa di ottimizzazione dei contenuti dei siti internet per i motori di ricerca. SEO è l’acronimo di “Search Engine Optimization”.

Esperto SEO Terni Perugia Umbria

La decisione di avvalersi di un esperto SEO è un passo importante che può potenzialmente migliorare il tuo sito e consentirti di risparmiare tempo, ma può anche comportare il rischio di danneggiare il sito e la tua reputazione. Assicurati di comprendere quali sono i potenziali vantaggi nonché i danni che un esperto SEO irresponsabile può causare al tuo sito

Esperto SEO Terni Perugia Umbria

Molti esperti SEO e altre agenzie e consulenti forniscono servizi utili per i proprietari di siti web, tra cui:

Tra le attività di SEO si distinguono l’ottimizzazione:

  • del server web
  • delle meta tag
  • dei dati strutturati
  • di JavaScript e CSS
  • di stringhe di codice e convalida W3C
  • della struttura del sito e del menu di navigazione
  • dei contenuti testuali e delle immagini presenti nelle pagine
  • dei link interni al sito
  • dell’usabilità del sito
  • dell’accessibilità delle informazioni da parte dei crawler dei motori di ricerca
  • del codice sorgente e dei dati strutturati
  • dei backlink (link provenienti da siti esterni)
  • immagini e video
  • evitare di copiare i contenuti di una pagina ed inserirli in un’altra pagina dello stesso sito

Chi è il SEO Manager e quali sono le sue mansioni

SEO Manager

è il responsabile dell’implementazione e della gestione della strategia SEO di un’azienda. In genere, lavora su aspetti più tecnici (SEO tech) per il sito Web, di fatto le sue attività spaziano nel campo del Web Marketing, della Web Analysis, della pianificazione della strategia editoriale e includono soluzioni di Search Engine Optimization. Queste sono un insieme di attività volte a ottimizzare le pagine di un sito Web per i motori di ricerca.

SEO Copywriter

si occupa di scrivere contenuti ottimizzati in ottica SEO per il sito e/o per il blog aziendale.

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Esperto SEO è il responsabile dell’implementazione e della gestione della strategia SEO

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L’attività di ottimizzazione per i motori di ricerca

Comprende varie operazioni tecniche che vengono effettuate sia sul codice HTML che sui contenuti delle pagine web del sito, nonché sulla rete ipertestuale complessiva del dominio Web presente negli archivi dei motori di ricerca.

La qualità e la quantità dei collegamenti ipertestuali di altri domini Web, che puntano ad un determinato dominio, sono infatti determinanti per il posizionamento del dominio considerato.

Indispensabile è quindi anche l’attività esterna al sito, solitamente effettuata con tecniche di link building (diffuso è il guest posting).

L’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO)

Insieme al Search Engine Advertising (SEA), fa parte di una branca dell’Internet marketing chiamata Search Engine Marketing (SEM).

La SEO si differenzia dalla SEA in quanto il suo obiettivo è quello di posizionare le pagine di un sito nelle SERP organiche e non negli spazi allocati per risultati Pay per click (campagne pubblicitarie a pagamento).

Inoltre, le attività SEO offrono risultati nel breve, medio e lungo periodo in base alla difficoltà di posizionamento derivante dal numero di competitor; mentre gli effetti del Pay per click sono istantanei.

L’ottimizzazione per Google

Nei primi anni Duemila il motore di ricerca Google ha introdotto un elemento di novità nell’approccio al problema dell’indicizzazione del web, il PageRank, un algoritmo di valutazione della rilevanza di una pagina basato su concetti matematici.

Nel decennio successivo questo valore ha perso progressivamente importanza. Oggi è considerato uno dei tanti parametri di cui tener conto (anche se non il più importante).

Robert Metcalfe (inventore di Ethernet), ha definito tale algoritmo come “l’effetto della rete” (network effect): una rete è tanto più utile quanto più elevato è il numero dei suoi utenti. Google indicizza una pagina basandosi sui suoi contenuti e sui link che puntano ad essa.

Non solo: utilizza anche 200 valori segreti (o almeno lo sono la maggior parte di essi), che interagiscono mediante l’algoritmo di Google per definire la qualità e vari altri fattori contenuti nei siti (e nei blog, oltre che nei servizi utili nel web).

Nelle varie informazioni che è necessario conoscere per arrivare alle vette dell’ottimizzazione per Google è necessario che il proprio sito possa essere SEO friendly, ovvero facilitato per la lettura dei bot dei motori di ricerca.

Ciò avviene prestando particolare cura a molti degli elementi che si trovano in ogni pagina di un sito web, e di ogni documento caricato sul web.

Il concetto iniziale di PageRank di Google è stato con il tempo sostituito dal TrustRank, che è un indice più complesso, benché non esista ad oggi un modo per poterlo misurare in correlazione ad un sito web.

I fattori di ottimizzazione

Per i CMS (il più usato al mondo è WordPress, ritenuto da alcuni il migliore per la SEO) i principali fattori di SEO sono:

  • Plugin SEO affidabili
  • Permalink con URL che contengono il titolo e/o le parole chiave del contenuto
  • Parola chiave principale nel primo paragrafo
  • Aggiungere lo stato Nofollow ai link di affiliazione
  • Anchor Link nei contenuti più lunghi
  • Descrizioni delle “Categorie”
  • Uso di Google My Business e Bing Places
  • Entrare nel knowledge graph di Google
  • Multilinguismo (traduzione delle pagine in più lingue)
  • Articoli che mantengono lo stesso valore con il passare del tempo (detti “sempreverdi“)
  • Content Pruning (rimozione dei contenuti obsoleti che non possono più essere utili agli utenti)
  • Applicare il social markup.

I backlink sono sempre stati uno degli elementi più rilevanti a livello SEO. Spesso hanno portato ad incidere notevolmente sul posizionamento:

  • Numero di backlink “follow”: fattore molto determinante, preferibilmente provenienti da siti con indirizzi IP differenti e contestuali (contenuti semanticamente coerenti);
  • Anchor text dei backlink: viene utilizzato per determinare la pertinenza del link rispetto all’argomento trattato. Non è un caso, a tale riguardo, che il testo delle ancore spesso coincida con le ricerche che si intende ottimizzare, specie nelle campagne di link building più “spinte” (e, di conseguenza, più rischiose in termini di penalità).
  • Numero di backlink provenienti da fonti autorevoli, come testate giornalistiche, siti web famosi, ufficiali, governativi, ecc.
  • Qualità dei backlink. Quando un backlink proviene da un sito considerato poco autorevole può avere effetti negativi sull’indicizzazione. Utilizzare gli strumenti di “disavow” per rimuovere gli effetti negativi di questi link.
  • Numero di link esterni della pagina di provenienza di un backlink: più la pagina ha collegamenti esterni e meno ognuno di essi è importante poiché la Link Juice si distribuisce sulla totalità dei link esterni.
  • In caso di più di un backlink proveniente dallo stesso dominio, il primo indicizzato da Google passerà Link Juice, mentre i successivi in maniera molto ridotta.

Sull’importanza dell’utilizzo dei backlink nofollow gli specialisti SEO hanno opinioni molto differenti tra loro.

Google afferma che in genere non vengono seguiti. Con l’ultimo aggiornamento di Google Penguin fu evidenziato da molti un potenziale rischio nell’utilizzo dei backlink nofollow. È possibile comunque affermare che i Link nofollow non hanno generalmente alcun impatto sulla SERP e non contano ai fini del PageRank. Tale fatto è solo un singolo aspetto, tuttavia, che non può e non deve considerare l’opportunità di acquisire link anche di tipo nofollow se, ad esempio, provengono da siti molto autorevoli o possono portare molto traffico al sito destinazione.

  • il codice delle pagine sia formalmente valido
  • i tag HTML (ad esempio: tag title, meta description, alt tag, headings) siano il più possibile attinenti ai contenuti della pagina
  • i tempi di caricamento di una pagina siano buoni
  • i parametri non siano indicizzati
  • i redirect non HTTP siano inviati attraverso tagperché non è detto che il motore di ricerca li segua
  • i contenuti presentati all’utente e ai crawler non siano differenziati (cloaking) tentando di riconoscerne la stringa di user agent o l’IP del bot che scansiona le nostre pagine
  • i file robots.txt e sitemap.xml siano implementati correttamente, al fine di indicare ai crawler dei motori di ricerca quali contenuti indicizzare e quali escludere dal processo di indicizzazione
  • le performance del server che ospita il sito web devono soddisfare le esigenze dei visitatori, in termini di velocità e accessibilità
  • i Core Web Vitals, ossia dei parametri centrali individuati da Google per definire, dal punto di vista dell’user experience, la qualità di una pagina web
    i contenuti non siano duplicati

Riguardo al dominio i fattori più rilevanti sono:

Numero di like o follower sui social network (esterni ai motori di ricerca): non è chiaro se questo dato sia o meno un ranking signal. C’è chi avalla la tesi di Matt Cutts, ma il dibattito è aperto.

I principali fattori di ranking su YouTube sono:

  • Total watch time (numero totale di minuti visualizzati)
  • Audience retention (percentuale di video visualizzata)
  • Session Time (il tempo che trascorre l’utente su YouTube dopo aver visualizzato un video)
  • CTR (numero di click ricevuti dal video da un utente)
  • Engagement (numero di like, commenti, condivisioni)
  • Channel authority (l’autorità di un canale)
  • Data di creazione (età del canale)
  • Numero di iscritti
  • Costanza nelle pubblicazioni
  • In quanti cercano i video del canale (branded search)
  • Numero di link in ingresso (backlink) verso il canale e/o video
  • Presenza di keyword all’interno del titolo, della descrizione e del nome del file (a patto di non fare keyword stuffing)
  • Hashtag all’interno delle descrizioni
  • Trascrizione del video (nella descrizione mettere un link che punta ad esempio a un file PDF o TXT)
  • Click-through rate organico (CTR);
  • Frequenza di rimbalzo (Bounce Rate), quando cioè gli utenti accedono a una pagina del sito ma poi ne escono immediatamente;
  • Dwell Time: è un valore che mette a sistema la durata di sessione, frequenza di rimbalzo e CTR.

L’ottimizzazione dei documenti in formato PDF prevede alcuni interventi al momento della creazione del file.

Gli elementi più importanti da compilare correttamente ai fini del posizionamento sulle SERP di un documento PDF sono:

  • il nome del file, se è composto da più chiavi utilizzare il trattino per separarle; ad esempio, se il file PDF parla di animali domestici utilizzeremo il seguente nome file: animali-domestici.pdf
  • le proprietà interne al documento: cliccare su “File” – “Proprietà” e compilare necessariamente “Titolo”, “Oggetto” (che sarebbe la description), “Autore” (potete mettere il nome del sito) e “Parole chiave”.
  • Il titolo all’interno del documento: se il documento non dovesse avere un titolo, sarà Google ad attribuirne uno. Meglio, quindi, indicare il titolo che si vuole dare al documento utilizzando per il font: Verdana, Italico e Centrato.

Per quanto riguarda l’inserimento di un link cliccabile all’interno delle pagine, si noti che un file pdf viene letto da Google come una sorta di pagina web a sé stante e risulta, pertanto, un backlink al proprio sito. L’importante è tematizzare il link, cioè inserire l’esatta pagina di riferimento. Per esempio, se abbiamo un PDF che parla di animali domestici su un portale di animali, sarà meglio inserire il link alla pagina che parla esattamente di quelli domestici.

Essere un esperto SEO Terni Perugia Umbria

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La SEO audit è un’analisi approfondita di un sito web: un sito viene integralmente scansionato al fine di avere un quadro il più possibile definito dello stato di salute sia del sito che del progetto soggiacente.

Una SEO audit mette in luce le criticità del sito web analizzato catalogandole in base all’impatto che può avere sulla SEO. Serve a stabilire un ordine di priorità per gli interventi da mettere in atto, oltre a verificare nel tempo l’effetto delle ottimizzazioni applicate al sito.

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