Agriturismi Umbria: i vantaggi di una vacanza in agriturismo sono tanti: la piccola dimensione delle strutture e il clima informale vi permetteranno di sentirvi come a casa, circondati dalla natura e dai suoi ritmi. È proprio il contatto con la natura il valore aggiunto di una vacanza in agriturismo.

Agriturismi Umbria

Come scegliere gli Agriturismi Umbria

1-L’agriturismo non è un ristorante

Sembra una banalità eppure non lo è. Al ristorante potete ordinare alla carta fra più proposte, l’agriturismo è come l’outlet di un’azienda, non potete pretendere di trovare altro che non si produce direttamente o al massimo sul territorio. In realtà, a rigor di logica, l’agriturismo offre quello che produce. Ora, senza voler essere pedissequi, ci dobbiamo aspettare al massimo quello che offre il territorio circostante.

2-Agriturismi Umbria: il vero agriturismo non ha bevande industriali e usa acqua di rubinetto

Il primo segnale di essere di fronte a persone che non vi prendono in giro è l’assenza di bevande industriali e di acqua in bottiglia. Qui infatti è la prima trincea della sostenibilità ambientale e, come avviene ormai per esempio in tutti i locali pubblici danesi, si beve acqua dal rubinetto. Magari depurata. Poi vino del territorio, birra artigianale del territorio se c’è, succhi di frutta fatti in casa e niente altro. Un vero agriturismo non si impegna nello stoccaggio di quintali e quintali di vetro ogni anno. Ma offre quello che ha.

3-Agriturismi Umbria: per servire bene i propri clienti offre un menu fisso con qualche alternativa

Un percorso degustazione, proprio come pretende di fare parte dell’alta ristorazione. A maggior ragione in una azienda che offre i propri prodotti. Il menu non può che essere legato alla stagionalità degli ortaggi, delle verdure e della frutta, segue il vecchio calendario contadino della preparazioni con poche deroghe giustificate da problemi di salute (allergie, celiachia) che fanno comunicati non quando ci si siede a tavola, ma quando si telefona per prenotare.

4- Agriturismi Umbria: cucina solo su prenotazione

L’idea di sedersi a tavola senza una prenotazione è sbagliata persino in trattoria o al bar, figuriamoci in un agriturismo che deve fare i conti con le disponibilità della giornata e organizzare le preparazioni. Si deve prenotare per contrattare i posti a tavola (senza dimenticare di comunicare preventivamente variazioni del numero), comunicare eventuali intolleranze e magari preferenze sulla base delle disponibilità. Oggi in rete è possibile approfondire bene la conoscenza di un posto prima di andarci.

5-Agriturismi Umbria: luogo di formazione e di divertimento per i bambini

Bisogna smettere di considerare i bambini come un problema perché se ben educati sono una risorsa. Bisogna tornare alle sane abitudini di un tempo in cui si mangiava quello che mangiavano gli adulti. Per millenni, almeno sino agli anni ’70, è stato così. Non c’è essere più adattabile di un bambino, basta fargli provare le cose buone e difficilmente tornerà indietro. La loro alimentazione dipende dal vostro egoismo: meno ne avete, più mangeranno sano e vivranno a lungo sani. Le gite in campagna per i bimbi sono i ricordi più belli proprio perché, a differenza dei ristoranti, possono scorrazzare a piacimento, magari vedere animali. Sarebbe bello se gli Agriturismi Umbria avessero un animatore per bimbi specializzato, ce ne sarebbero di posti di lavoro!

6-Diffidate degli agriturismi che hanno sempre lo stesso menu

Se avete mangiato una volta qualcosa di buono, non vi dovete per forza aspettare di ritrovarla nella stagione successiva. E’ vero che oggi esiste la catena del freddo, ma è buona regola consumare tutto il possibile quando il prodotto è ancora fresco. In ogni caso, se vi appassionate agli Agriturismi Umbria, imparate a seguire la proposta invece di imporla, come quando diete invitati a casa di qualcuno.

7-Il tema della carne: cotoletta no, no e no!

La carne viaggia tanto da un capo all’altro dell’Italia e come m disse uno del settore, come la vuoi così te la chiamano. senza arrivare ad una visione così pessimista, è sicuramente buona abitudine mangiare animali da cortile chiedendone la provenienza. Ogni buon agriturismo ha polli e conigli. Non mancano quelli specializzati in maiali, altro animale molto diffuso e, infine, le capre. Fin qui potete stare sicuri, come pure sui cinghiali visto che ormai sono diffusi in tutta Italia. Quando si passa ai bovini meglio andarci con i piedi di piombo, a meno che non siate in zona di allevamento non intensivo. Chi vi propone cotolette per i bambini vi sta prendendo per i fondelli!

8-Gli animali da portare

In genere si pensa: quale luogo migliore per portare il mio cane se non in un agriturismo. Vero, verissimo. Però prima di farlo chiedete al proprietario se si possono creare problemi con i suoi animali che potrebbero vedere la cosa come una invasione di territorio. Sembra un particolare, ma da questo dipende se il pranzo fila liscio o meno.

9-Meglio il pranzo della cena

Noi italiani amiamo la cena, soprattutto, a dispetto di tutte le raccomandazioni dei nutrizioni e dei medici, la sera tardi. In vacanza poi non ne parliamo, ci si siede anche alle 23 a tavola. Negli agriturismi è sempre meglio il pranzo: spesso si devono percorrere per il rientro strade non illuminate di campagna e se il rischio di perdersi ormai è minimo grazie ai navigatori sempre più perfetti, è poco prudente attraversare boschi di notte, magari pigiando sull’acceleratore perché si è stanchi e si vuole arrivare presto a casa. Un bel pranzo con la luce del giorno è sicuramente più consigliabile, a meno che non dormiate in loco.

10-Aperture e chiusure

Lo abbiamo detto, gli Agriturismi Umbria non sono  ristoranti. Non fidatevi di quelli che stanno sempre aperti, tranne ovviamente nei periodi turistici clou. In genere è più affidabile un posto che apre nei fine settimana perché vuol dire che negli altri giorni ci si dedica alle attività agricole e zootecniche. In genere la nostra esperienza non lascia adito a dubbi: gli agriturismo che hanno davvero un’attività alle spalle e non sono finti, sono quelli dove si mangia meglio.

Requisiti per Agriturismi Umbria

Per aprire una nuova attività è sempre necessario adeguarsi a uno standard.

Questo vale chiaramente anche nel caso degli agriturismi ed è per tale motivo che qui sotto analizzeremo insieme punto per punto i requisiti fondamentali per aprire un agriturismo. Andiamo passo per passo:

1. Aprire una partita IVA

Come per tutte le attività di carattere imprenditoriale, va da sé che anche per aprire un agriturismo l’apertura della partita Iva è ovviamente uno dei requisiti indispensabili.

Senza una partita IVA non potrai legalizzare la tua posizione e non potrai, pertanto, aprire un agriturismo in Italia.

2. Iscriversi al Registro delle Imprese

Anche qui, un altro adempimento piuttosto scontato riguarda l’iscrizione della tua futura attività agrituristica al Registro delle Imprese.

La registrazione va completata come di consueto presso la Camera di Commercio di competenza allegando tutta la documentazione necessaria.

3. Aprire un conto fiscale

Uno dei requisiti meno conosciuti per aprire un agriturismo è l’apertura di un conto fiscale. Si tratta semplicemente di un conto “virtuale”, del tutto simile a un conto bancario, che registra debiti e crediti con l’Agenzia delle Entrate.

Tramite questo conto, infatti, vengono monitorati i versamenti e i crediti relativi alle imposte sui redditi, le imposte sostitutive, le imposte versate in base a dichiarazioni integrative nonché IRAP e IVA.

4. Iscriversi al registro regionale degli operatori agrituristici

Quando decidi di aprire un agriturismo, al pari di quanto accadrebbe se decidessi di aprire un affittacamere, la tua attività verrà parzialmente disciplinata dalla tua regione.

Per questo motivo, l’iscrizione al registro regionale degli operatori turistici fa parte dei requisiti per aprire un agriturismo.

5. Ricevere l’autorizzazione dal tuo comune allo svolgimento dell’attività

Il cosiddetto “via libera” dell’amministrazione comunale è un altro degli step classici da compiere prima di iniziare.

Il tipo di autorizzazione e le modalità per il suo rilascio potrebbero variare da comune a comune, o da regione a regione richiedendo, ad esempio, di compilare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).

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