by wp_1888021
Share
by wp_1888021
Share

Gli anni ’80 e i primi anni ’90 hanno visto proliferare tecnologie e strumenti volti a pubblicare e reperire informazioni sulla rete Internet. Sono nati in quegli anni i cosiddetti Directory Services, ossia servizi di informazione, tipo pagine bianche e gialle, della rete Internet, tra i quali i più rilevanti sono stati: il protocollo Whois (1982), il cui scopo iniziale era quello di memorizzare informazioni sulle reti e sulle persone coinvolte nella loro gestione; il protocollo DNS (Domain Name System 1983-1987) il cui funzionamento è tuttora alla base del meccanismo di risoluzione dei nomi a dominio e degli indirizzi IP; il protocollo X.500 (1987) e il suo successore, tuttora in uso, LDAP (Lightweight Directory Access Protocol) con l’obiettivoiniziale di creare una sorta di elenco telefonico mondiale degli utenti Internet. Ma se da un lato si pensava a progettare e realizzare strumenti per la pubblicazione in rete delle informazioni, dall’altro si rendevano sempre più indispensabili strumenti e tecnologie atte a reperire tali informazioni, senza dover necessariamente essere a conoscenza di dove esse erano pubblicate.
Nacquero così i primi sistemi di Information Retrieval, quali ad esempio il WAIS (Wide Area Information Servers) della Thinking Machines Corporation, un sistema informativo distribuito al quale era possibile accedere con opportuni programmi client; l’Hytelnet (1990), il primo directory Internet ipertestuale di servizi accessibili via telnet; il Netfind (1991), strumento rivoluzionario e ingegnoso sviluppato presso l’Università del Colorado che cercava di approcciare il problema del recupero dei dati utilizzando anche tecniche di Information Discovery.
Sfruttando le potenzialità e la sinergia di protocolli e servizi di informazione eterogenei (posta elettronica, dns, finger, telnet, whois), Netfind era in grado di reperire le informazioni nei modi più disparati. Ma il primo vero sistema di information retrieval di successo è stato il Gopher, sviluppato dalla Università del Minnesota nel 1991: si trattava di un sistema, utilizzabile su terminali a caratteri, nel quale i dati erano organizzati secondo una struttura gerarchica e potevano contenere collegamenti (link) ad altri siti. Tra le innovazioni più rilevanti, rispetto ai suoi predecessori, Gopher introduceva la possibilità di rendere disponibili agli utenti informazioni quali suoni e immagini.
Ma la vera rivoluzione Internet è stata innescata dalla nascita del World Wide Web o WWW. Nel 1990, Tim Berners Lee, un ricercatore del CERN di Ginevra (Centro Europeo per la Ricerca Nucleare – il centro di ricerca per la fisica delle particelle più grande del mondo), presentava ai dirigenti dei laboratori una relazione intitolata “Information Management: a Proposal”. La proposta, combinando le tecniche degli ipertesti e dell’information retrieval, aveva l’obiettivo di sviluppare un sistema di pubblicazione e reperimento dell’informazione distribuita su rete geografica eterogenea che permettesse alla comunità internazionale dei fisici, di condividere documenti, dati e, in generale, informazioni di qualsiasi natura.
L’idea si rivelò originale e degna di essere presa in considerazione: organizzando l’informazione come una ragnatela di ipertesti e sfruttando sia i protocolli di comunicazione già esistenti che quelli sviluppati appositamente per accedere al World Wide Web, la comunità Internet sarebbe stata in grado, nel giro di pochi anni, di avere accesso, facilmente, alle miriadi di informazioni disponibili online. E fu proprio questa la forza del modello WWW: la capacità di interagire con la maggior parte dei sistemi di informazione esistenti tramite i loro stessi protocolli (o tramite appositi gateway).
L’interazione client-server nella struttura WWW doveva avvenire, invece, tramite un nuovo protocollo chiamato HyperText Transfer Protocol (HTTP).
Nonostante la lungimiranza dell’idea e del nuovo modello proposto, il WWW ricevette un impulso decisivo al suo sviluppo solo nel 1993, quando il National Center for Supercomputing Applications (NCSA) dell’Università dell’Illinois, sviluppò l’interfaccia grafica multi piattaforma Mosaic per l’accesso ai documenti presenti sul Web. Da quel momento il numero di server Web nel mondo è cresciuto in maniera incredibile: nel 1993 esistevano al mondo solo 200 server Web, nel 1999 essi erano saliti a 7.800.000, a marzo 2006 essi sono circa 78.000.000!
A ulteriore testimonianza del successo e dell’importanza che la rete Internet e, di conseguenza il Web hanno avuto negli anni e di come tali tecnologie siano entrate a far parte della vita quotidiana delle persone, è sufficiente comparare le stime dei tassi di crescita della rete con quelli dei media “tradizionali”: secondi gli analisti, per raggiungere la massa critica di 50 milioni di utenti sono occorsi 38 anni alla radio, 13 anni alla televisione e soltanto 5 a Internet!”.
Condividi il post!
Articoli recenti
Sistemi di pagamento online
Come funziona un acquisto online? Registrazione con i propri dati Scelta dei prodotti/inserimento nel carrello Acquisto/pagamento Conferma via email Atterraggio su una pagina «di ringraziamento» Modalità di pagamento Contrassegno Carta di credito Carta prepagata [...]
Acquistare on line
Le abitudini dei consumatori La crescita nell’utilizzo di Internet ha trainato anche l’e-commerce: l’87% degli utenti attivi ha dichiarato di aver cercato online prodotti e servizi prima dell’acquisto, mentre il 77% ha acquistato online [...]
Cosa sono fake news
Fake news e bufale sono informazioni false, inventate, diffuse con lo scopo di disinformare le persone attraverso canali che, invece, dovrebbero informare. A volte si tratta di notizie false facilmente identificabili, altre volte è [...]
STAY IN THE LOOP