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PROGETTAZIONE DEL SITO
Questo articolo ha lo scopo di offrire una visione d’insieme e alcuni suggerimenti di ordine metodologico circa la progettazione di un sito Web, fissando i seguenti punti di riferimento:
- strategie di pianificazione: operazioni preliminari e fattori di cui tenere conto prima di passare alla costruzione effettiva delle pagine HTML;
- progettazione della struttura: considerazioni sul concetto di ipertesto e sull’articolazione del sito su più livelli, con accorgimenti per migliorarne la navigabilità;
- progettazione dell’interfaccia: consigli circa il design del sito dal punto di vista grafico e funzionale;
- gestione dei contenuti: spunti per ottimizzare i contenuti delle pagine (testo, immagini e altri media) e l’interazione con i visitatori;
- risorse online: presentazione di siti Web utili per chi deve sviluppare il sito (guide e materiali).
STRATEGIE DI PIANIFICAZIONE
Prima di costruire materialmente le pagine del sito, è bene tenere presente che un sito ben realizzato non è mai frutto di improvvisazione. L’ideale sarebbe dedicare un minimo di tempo alla pianificazione, tenendo conto di:
■ criteri generali in base ai quali impostare il sito;
■ fasi da seguire per coprire ogni aspetto determinante in vista del successo del proprio sito.
CRITERI DI SVILUPPO
Nella costruzione del sito, le scelte pratiche (struttura, grafica e contenuti) dipendono principalmente da tre fattori: la natura o lo scopo del sito, i destinatari e le risorse a disposizione dell’autore. È consigliabile riflettere bene e chiarirsi le idee a questo riguardo, prima di mettersi all’opera.
È importante che l’immagine del sito e il suo effetto sui futuri visitatori rispecchi lo scopo per cui le pagine sono state progettate.
Ecco alcuni suggerimenti:
■ se il sito deve essere di tipo commerciale o comunque aziendale, la perfezione formale assume un notevole rilievo: la qualità della presentazione incide direttamente sull’immagine dell’azienda o dei servizi proposti. Occorre perciò studiare un’impostazione grafica efficace, pur cercando di limitare le dimensioni dei file per garantirne un rapido caricamento. Si deve d’altronde stare attenti a non confondere la funzione di un sito Web con quella della pubblicità tradizionale (su carta): il Web non è una semplice vetrina; il sito deve offrire contenuti e servizi specifici (cataloghi interattivi, giochi, test, elenchi di collegamenti utili e quant’altro si può immaginare), allo scopo di soddisfare i visitatori e convincerli a tornare frequentemente;
■ se si tratta di un sito con un valore culturale o scientifico, i contenuti sono più importanti della forma; ciò non significa trascurare la gradevolezza estetica delle pagine, ma concentrarsi in primo luogo sul contenuto. È inutile (salvo casi particolari) appesantire un sito di questo genere con immagini ingombranti o accessori multimediali dell’ultima generazione. Molto meglio predisporre una struttura di navigazione logica e agile, sforzandosi di presentare le informazioni nel modo più chiaro e immediato possibile;
■ se il sito ha un carattere prevalentemente amatoriale (presentazione di sé e dei propri interessi personali), ci si può sentire relativamente liberi nell’impostazione, senza peraltro ignorare i consigli precedenti.
DESTINATARI
Se il sito deve far parte di una Intranet aziendale, chi lo realizza ha di solito il grande vantaggio di poter disporre di dati precisi circa la tipologia dei visitatori e le loro configurazioni hardware e software. Le pagine potranno così essere progettate in modo mirato. Inoltre, essendo più fluido il trasferimento dei dati, si riducono le preoccupazioni legate ai file multimediali. Viceversa, se il sito è destinato alla pubblicazione su Internet sarebbe bene progettarlo con un occhio di riguardo per i suoi ideali destinatari. Si tenga presente che:
■ non tutti sono dotati di computer e programmi aggiornati (in particolare, ad esempio, se ci si rivolge a un pubblico scolastico o universitario): arricchire le pagine con animazioni, suoni, script o applet Java può incrementare l’impatto estetico del sito ma allo stesso tempo riduce sensibilmente la quantità di visitatori che possono fruirne effettivamente;
■ la stessa avvertenza riguarda anche le dimensioni delle pagine sullo schermo e la risoluzione video dei singoli visitatori, come sarà spiegato nelle prossime pagine;
■ se il sito è rivolto a utenti non esperti, è bene inserire in ogni pagina alcuni aiuti e consigli per la navigazione;
■ se il sito è rivolto sia a utenti italiani che stranieri, è bene preparare una versione delle pagine in italiano e una in inglese: se si sceglie una lingua soltanto, sia pure l’inglese, uno dei due gruppi di visitatori sarà decisamente scontento (o abbandonerà immediatamente il sito).
Ovviamente, anche la natura e le modalità di presentazione dei contenuti del sito devono essere calibrate sulle caratteristiche dei destinatari, come vale nel caso di qualsiasi forma di comunicazione.
RISORSE DISPONIBILI
Infine, la pianificazione del sito deve naturalmente tenere conto in modo realistico delle risorse di cui l’autore dispone o a cui può facilmente accedere: è inutile progettare sulla carta un sito ambizioso quando non si possiedono gli strumenti o le competenze per tradurlo in realtà. Da un punto di vista pratico, l’ideale sarebbe avere a disposizione:
■ un potente editor di pagine Web;
■ un buon editor di immagini, come Paint Shop Pro o Adobe Photoshop;
■ una libreria di immagini mirate al Web (sfondi e pulsanti). Oltre a saper utilizzare questi strumenti, è consigliabile apprendere almeno le basi essenziali del linguaggio HTML (si veda l’appendice successiva).
FASI DI SVILUPPO
Il percorso ideale per lo sviluppo di un sito comprende varie fasi, illustrate qui di seguito.
DEFINIZIONE DI IDEA E OBIETTIVO
Il primo passo consiste nella precisazione dell’idea di base del sito e dei suoi obiettivi e destinatari, come sopra accennato. In questo modo si gettano le premesse per le scelte successive
SCHEMATIZZAZIONE
Sempre in fase preliminare, inoltre, potrebbe essere una buona idea abbozzare anche soltanto con carta e penna la struttura generale del sito: numero di pagine, collegamenti interni ed esterni e via dicendo (un semplice esempio è illustrato nella figura A.1). In questa occasione, può risultare utile pianificare il nome da assegnare a ogni pagina (e agli eventuali file multimediali allegati), come si vede nella figura. Si tratta anche di un ottimo esercizio mentale per entrare nella logica dei programmi di progettazione HTML.
PROGETTAZIONE DELLA STRUTTURA
La progettazione di un sito Web si deve sviluppare su due livelli o in due dimensioni differenti. Occorre infatti progettare:
- la struttura del sito: il numero di elementi (pagine e file multimediali) e la loro organizzazione (numero e direzione dei collegamenti reciproci);
- l’interfaccia grafica del sito: il modo di presentare sullo schermo le informazioni e di rendere quindi comprensibile e accessibile la struttura del sito stesso agli occhi dei visitatori.
In altre parole, l’interfaccia deve rispecchiare la struttura, se il sito comprende quattro pagine, oltre alla home page o pagina di ingresso, il visitatore deve trovare sullo schermo quattro elementi attivi (testi o immagini collegati a ciascuna delle pagine) su cui fare clic per poter navigare in ogni parte del sito.
Innanzitutto va progettata la struttura del sito: l’interfaccia ne deriva di conseguenza (alla progettazione dell’interfaccia dal punto di vista grafico è dedicato un paragrafo successivo). Riguardo alla struttura, bisogna sottolineare che:
■ un sito Web è formalmente un ipertesto, costituito da una ramificazione di pagine;
■ esistono diverse possibili strutture ipertestuali, ossia tipi di ramificazione, che presentano specifici vantaggi e svantaggi. È bene perciò spendere qualche parola per definire il concetto di ipertesto e le sue implicazioni. Non si tratta soltanto di nozioni teoriche ma di aspetti che possono incidere sensibilmente sulla navigabilità del sito.
SVILUPPO LOCALE (OFF-LINE)
A questo punto si può passare alla realizzazione materiale del sito. Normalmente, il sito verrà dapprima costruito sul disco fisso locale e solo successivamente trasferito sull’apposito server Web per la pubblicazione on-line (ossia per renderlo visibile e accessibile via Internet). In questa fase di sviluppo, basta seguire le indicazioni fornite nel presente libro ed eventualmente consultare la prossima appendice per apportare a mano gli ultimi ritocchi al codice HTML delle pagine. L’unica avvertenza è di fare attenzione all’impostazione dei collegamenti interni, cioè a quelli tra le pagine del sito stesso (e con i rispettivi file multimediali: immagini, suoni, animazioni eccetera): come è già stato spiegato in precedenza e sarà ribadito fra breve, è importante che questi collegamenti siano di tipo relativo anziché assoluto.
SPERIMENTAZIONE E VERIFICA
Una volta completata la costruzione del sito, prima di pubblicarlo è raccomandabile verificarne il corretto funzionamento. Meglio ancora sarebbe se a sperimentarlo fosse una persona diversa dall’autore: come nel caso dei libri, a chi realizza un’opera possono facilmente sfuggire errori o inesattezze per l’eccessiva confidenza e tendenza a dare per scontati (o trascurare) certi aspetti. In primo luogo, si deve controllare l’esattezza dei collegamenti tra le pagine, aprendo il sito nel proprio browser e provando a navigare al suo interno, esplorandone ogni area.
Un’altra verifica opportuna riguarda la qualità della visualizzazione delle pagine. È molto importante controllare l’aspetto del sito in base a differenti risoluzioni video. Spesso infatti accade che un sito, la cui grafica è stata progettata con cura secondo un unico valore di risoluzione (quello del monitor dell’autore stesso), appaia in modo assai diverso e poco efficace a chi vi si collega via Internet. Si veda più avanti il paragrafo sulla progettazione dell’interfaccia. Non si deve poi tralasciare un’ulteriore incognita: sperimentare la compatibilità del sito con browser differenti. È facile che colori, impaginazione, script e via dicendo possano riservare sgradevoli sorprese. È inutile invece valutare a occhio la velocità di caricamento delle pagine: è ovvio che il caricamento dal disco fisso è incomparabilmente più rapido rispetto a una connessione di rete (in particolare tramite modem). Certo, se già in questa fase si riscontra una certa lentezza nel caricamento di alcune pagine, è obbligatorio identificare la causa del problema (come un’immagine troppo ingombrante) e procedere all’ottimizzazione del sito prima di pubblicarlo. Per valutare realisticamente i tempi di caricamento on-line del sito, ci si può affidare alle apposite funzioni del proprio editor HTML: i programmi migliori sono in grado di stimare con una discreta precisione questi valori, in base all’ingombro dei file e al tipo di connessione prevista. Il programma riesce ad esempio a stabilire che chi si collegherà al sito con un modem da 56 Kbps dovrà attendere un certo numero di secondi prima di completare il caricamento di una certa pagina, e così via.
PUBBLICAZIONE ON-LINE
Arriva finalmente il momento in cui tutto è a posto e il sito è pronto per essere pubblicato on-line. In generale gli editor consentono di effettuare direttamente il salvataggio o il trasferimento delle pagine sul server remoto. Non sempre però ciò è possibile, in base alle funzioni del server e alle politiche di autorizzazione degli accessi fissate dai Webmaster: in alcuni casi potrebbe essere necessario ricorrere ad appositi programmi di tipo FTP.
PROMOZIONE E VISIBILITÀ DEL SITO
Pubblicare il sito non basta per decretarne il successo: bisogna segnalarne l’esistenza e promuoverne l’accessibilità. A questo scopo si possono adottare vari accorgimenti:
- prima di pubblicare on-line il sito, conviene inserire nell’intestazione delle pagine (tag) alcune parole-chiave legate all’argomento trattato, come spiegato in altra parte del libro; in questo modo i motori di ricerca potranno catalogare il sito nella maniera più efficace e renderlo più facilmente reperibile a chi effettua le ricerche. È preferibile che le parole-chiave siano ripetute sia in italiano che in inglese, ma è meglio che non siano troppo numerose;
- una volta che il sito è on-line, se ne può incrementare la visibilità e la popolarità applicando una o più di queste strategie:
■ segnalare ai principali motori di ricerca l’esistenza del sito, i suoi contenuti e il suo indirizzo. Ogni motore di ricerca adotta specifiche convenzioni e modalità per questo tipo di segnalazione: in generale, basta collegarsi al sito del motore e cercare un collegamento chiamato Add URL (o qualcosa del genere);
■ aderire a un servizio gratuito di scambio e segnalazione dei reciproci indirizzi, come ad esempio Link Exchange all’URL http://www.linkexchange.com (figura A.6);
■ se il sito riguarda un tema particolare, pubblicizzarlo anche all’interno di eventuali newsgroup con esso coerenti.
AGGIORNAMENTO
Ogni volta che si devono apportare correzioni, modifiche o aggiunte al proprio sito, basta ripetere la procedura richiesta per la pubblicazione, lavorando off-line e inviando quindi al server le nuove pagine.
Poiché anche i siti altrui cambiano, si moltiplicano o scompaiono, occorre ricordarsi di verificare che i collegamenti esterni a cui si fa riferimento nelle proprie pagine siano sempre validi. È inutile predisporre nel proprio sito un elenco di collegamenti interessanti, se non se ne controlla periodicamente l’affidabilità: un visitatore che riscontrasse un errore seguendo i collegamenti proposti potrebbe giudicare negativamente la qualità complessiva del sito.
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